Recupero crediti Lo studio assiste privati e imprese nel recupero crediti sin dalla fase stragiudiziale, cioè quella del sollecito monitorio diretto al pagamento del debito, come ad esempio una fattura scaduta o canoni di locazione non pagati, sino a quella eventuale dell'esecuzione forzata L'attività del recupero crediti si compone infatti di due fasi: una essenzialmente monitoria, atta a rendere edotto il debitore del debito scaduto, ed una giudiziale, nella quale ci si rivolge al Tribunale per l'emissione di un ordine di pagamento, titolo esecutivo per un'eventuale pignoramento. Ove il debitore sia in ritardo con i pagamenti può incaricare lo Studio di redigere una lettera monitoria di sollecito per il pagamento del debito scaduto; ogni sollecito di pagamento inviato dallo studio legale ammonisce il debitore a provvedere al pagamento entro un certo numero di giorni, notiziandolo dell'ammontare del debito e dei relativi termini di scadenza ed avvertendolo che in difetto di pagamento il creditore potrebbe adire il Tribunale per il recupero coattivo del credito. Una lettera diffida ad adempiere sottoscritta da un Avvocato ed inviata dallo Studio legale ha molte possibilità di essere presa in considerazione dal debitore il quale, in molti casi, salda spontaneamente il debito scaduto per il timore di essere pregiudicato da un'eventuale azione giudiziaria.
Gestione del credito Lo Studio legale Avv. Carlo Moro ha acquisito pluriennale esperienza nel recupero crediti, sia nella fase stragiudiziale che nella fase patologica, diretta verso il recupero coattivo del credito, anche mediante ricorso per decreto ingiuntivo e l'esecuzione forzata. Il servizio di recupero crediti (per fatture insolute, canoni di locazione arretrati, emolumenti e stipendi non corrisposti) si rivolge sia alle imprese che ai privati. L'attività , di norma, prevede una fase stragiudiziale preventiva, durante la quale si diffida il debitore a provvedere al pagamento attraverso l'invio di lettere monitorie. La verifica della situazione finanziaria del debitore è fondamentale per valutare la fattibilità di una azione giudiziale e, se necessario, di un intervento esecutivo sui beni dell'insolvente. Qualora l'intervento monitorio stragiudiziale non sortisse l'esito voluto, si procede direttamente nei confronti del debitore ricorrendo all'Autorità giudiziaria (mediante ricorso per decreto ingiuntivo). Con l'avvento del processo civile telematico, si sono ridotti drasticamente i tempi per l'emissione di una pronuncia giudiziale consentendo così, ove necessario, di giungere in breve tempo alla fase del pignoramento dei beni del debitore. Il procedimento di ingiunzione (ricorso per decreto ingiuntivo ex art. 633 c.p.c.) è uno strumento veloce e snello per ottenere la condanna giudiziale di pagamento di una somma di denaro nei confronti del debitore. L'emissione di un decreto ingiuntivo si ottiene infatti in brevissimo tempo rispetto ad una causa ordinaria. Si ricorre al decreto ingiuntivo in caso di fatture non pagate, pagamenti insoluti, canoni di locazione scaduti, stipendi non versati ecc., radicando la domanda presso il Tribunale competente (di solito quello del creditore) e depositando prova scritta relativa all'esistenza del credito insoluto. Il Tribunale, ritenute sussistenti le condizioni di legge, senza convocare il debitore (inaudita altera parte), emette un decreto di condanna al pagamento della somma vantata, degli interessi e spese legali che andrà notificato al debitore, il quale potrà poi opporsi all'ingiunzione tassativamente entro 40 giorni dal ricevimento della notifica. In mancanza di opposizione nel termine anzidetto, ovvero nei casi in cui il decreto sia provvisoriamente esecutivo (ossia quando, ad es., si fornisce prova scritta del riconoscimento del debito), il decreto ingiuntivo diventa definitivo e non più impugnabile ed il credito potrà essere riscosso mediante il pignoramento mobiliare, il pignoramento immobiliare o il pignoramento presso terzi (blocco del conto corrente, pignoramento di somme dovute da terzi al debitore ecc.). Mediante decreto ingiuntivo è possibile altresì iscrivere ipoteca giudiziale sui beni registrati del debitore, a garanzia dell'ammontare del credito stesso e delle spese legali sostenute. Lo Studio legale Avv. Carlo Moro assiste con professionalità e competenza privati ed imprese nel recupero e gestione dei crediti in sofferenza.